Da qualche settimana è stata approvata la legislazione sul Bonus Carburante o Bonus Benzina: un’agevolazione pensata per i dipendenti di aziende private. Il bonus servirà a compensare l’aumento dei prezzi di benzina e diesel. Vediamo come richiederlo
Non è un mistero che i prezzi dei combustibili tradizionali, ovvero benzina e diesel siano in costante aumento. Dopo un ribasso "politico" sperimentato negli ultimi mesi, il costo del carburante al distributore sembra essere ancora in aumento.
Si tratta di una spesa molto importante per le famiglie italiane. Ecco, quindi, che è stata istituita la possibilità di concedere ai dipendenti un Bonus Benzina. Non si tratta di una misura che può sanare del tutto gli aumenti, ma comunque può alleviare la spesa per tutti coloro che utilizzano l’auto quotidianamente. Ecco, quindi, quali sono condizioni e limitazioni per usufruirne.
Il Bonus Carburante sarà una misura di welfare aziendale
L’agevolazione non sarà direttamente erogata dallo Stato, ma dai singoli datori di lavoro. Di conseguenza il Bonus è implicitamente limitato a tutti i dipendenti di aziende private, studi professionali, enti del terzo settore che svolgono attività non commerciali. Dall’agevolazione sono invece esclusi dipendenti pubblici, partite IVA, lavoratori autonomi, collaboratori, stagisti o tirocinanti.
Il Bonus Carburante, quindi, potrà essere erogato a discrezione dei datori di lavoro. Quest’ultimo potrà scegliere se offrirlo a tutti i lavoratori o solo a una parte, per esempio tutti coloro che affrontano lunghe trasferte di lavoro e necessitano dell’auto.
Ciò significa che l’agevolazione non va richiesta agli organi competenti, come INPS o Agenzia delle Entrate, ma sarà il datore di lavoro aderente all’iniziativa che comunicherà al dipendente le modalità di accesso. Bisogna ricordare che, allo stato attuale delle cose, il bonus sarà erogabile solo fino al 31 dicembre 2022, anche se il suo utilizzo potrà sicuramente prolungarsi anche oltre.
Trattandosi di uno strumento di welfare, i buoni carburante sono deducibili dal reddito d’impresa, e quindi non costituiscono un ulteriore carico fiscale per l’azienda. Inoltre non sono incompatibili con le ordinarie misure di welfare: in questo senso c’è stato un allargamento del massimale annuo.
I buoni convengono anche al dipendente in quanto, al di là del valore intrinseco del voucher, non sono tassabili, non creano reddito e non sono erogati in base al reddito ISEE.
Come utilizzare il Bonus Carburante?
Utilizzare il voucher sarà semplicissimo. Sarà il datore di lavoro ad acquistarli presso una particolare catena di distributori. Basterà quindi presentarsi presso il rifornitore e far scalare l’importo dal saldo residuo. Naturalmente per l’utilizzo valgono le regole stabilite da ogni esercente, sicuramente riportate in calce al voucher.
Il Bonus Benzina è quindi uno strumento che – insieme all’auto aziendale in fringe benefit – permette al dipendente di muoversi in totale sicurezza e serenità, senza aggiungere ulteriori spese al bilancio aziendale. Per maggiori informazioni sul noleggio a lungo termine di auto per aziende e partite IVA, o per saperne di più sul fringe benefit non ti resta che contattarci. Un nostro consulente risponderà a tutte le tue domande e ti proporrà una soluzione su misura!